“CHI SONO IO”, E LA FALSA MORALE
Ci sono tre
tipi di gay;
Quelli che nascono con questa ANOMALIA.
Quelli che
hanno la disavventura di cadere nella trappola del male, e quindi costretti a
diventare gay,
Quelli, che
provati piaceri continui, non provano più soddisfazione nel rapporto naturale,
e perciò cercano di soddisfare il loro “bisogno” in modo INNATURALE.
Del primo tipo, massima comprensione,
del secondo tipo massima comprensione.
Ma del terzo
tipo, condanna totale senza appello,
del Terzo tipo ne è pieno il mondo dello spettacolo, e artisti in genere, e l’ambiente
di gente ricca che non sa più cosa fare per sbarcare il lunario, (infatti vammi
a trovare un gay Agricoltore, Muratore,
Carpentiere, etc…. qualche sporadico caso, e comunque del 1° tipo )
Purtroppo il
3° tipo, si è diffuso abbondantemente anche nella politica, e questo ha fatto
si, che come una CANCRENA, i gay si sono diffusi, arrivando addirittura al
matrimonio ufficiale, tra questi anomalie della natura.
I cosiddetti
gay, esistono da sempre, io personalmente li ho sempre rispettati, e compatiti
per la loro anomalia, li ho considerati dei fratelli sfortunati. Peraltro, fino
a qualche tempo fa, questa categoria di persone, vivevano la loro vita con
riserbo ed educazione, avendo addirittura quella sensibilità che è propria
delle donne, ma da quando i deviati della 3° sono arrivati in politica, le
pretese di queste persone sono diventate DISTRUTTIVE, pretendendo il
matrimonio, i figli, e quant’altro. Distruggendo la famiglia, e mettendo in
serio pericolo anche la perpetuazione della specie.
Ad avallare
e a dar credito ai suddetti, ci si mette anche il “sacro romano impero”, che il
loro imperatore dicendo “chi sono io per giudicare i gay”, avalla anche :
1. Superbia
Desiderio disordinato
di essere superiori agli altri, fino al disprezzo degli ordini e delle leggi.
2. Avarizia
Desiderio disordinato
dei beni temporali.
3. Lussuria
dedizione al piacere e
al sesso.
4. Invidia
tristezza per il bene
altrui, percepito come male proprio.
5. Gola
abbandono ed
esagerazione nei piaceri della tavola.
6. Ira
disordinato desiderio
di vendicare un torto subito.
7. Accidia
lasciarsi andare al
torpore dell'animo, fino a provare fastidio per le cose spirituali: in
particolare, abbandono della preghiera e dell'amicizia verso Dio perché
faticosa.
Perché anche qui si
potrebbe dire; chi sono io per giudicare?
E come se un
magistrato dicesse ; Chi sono io per giudicare questo; stupratore, pedofilo,
assassino, usuraio etc. infatti anche qui c’è un’aberrazione, ed anche quest’ultimi
(i magistrati) non giudicano più, e dopo avere fatto il TEATRINO del processo,.. TUTTI a casa, alla faccia di chi è stato
ucciso, derubato o stuprato.
L’UMANITÀ, ANCHE PER QUESTE COSE, HA GIÀ I TALLONI SUL BORDO DEL PRECIPIZIO
chi Grida
nel Deserto
Daturiano Gamifali
http://daturiano-dionaturafamiglia.blogspot.com/
daturiano@gmail.com
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