venerdì 28 novembre 2014

CORRUZIONE DELL’UMANITA’


CORRUZIONE DELL’UMANITA’

(Sl 12:1-5; Gr 5:1, 25-31; 9:2-11) Mt 10:21, 35-36

Mi 7:1 Ahimè! io mi trovo come dopo la raccolta dei frutti,

come dopo la racimolatura, quando è finita la vendemmia;

non c'è più grappolo da mangiare;

io desidero invano un fico primaticcio.

2 L'uomo pio è scomparso dalla terra;

non c'è più gente retta fra gli uomini;

tutti stanno in agguato per spargere il sangue,

ognuno dà la caccia con la rete a suo fratello.

3 Le loro mani sono pronte al male, per farlo con ogni cura;

il principe ha delle pretese,

il giudice si lascia corrompere,

il potente manifesta la sua ingordigia

e ordiscono così le loro trame.

4 Il migliore di loro è simile a un rovo;

il più retto è peggiore di una siepe di spine.

Il giorno annunciato dalle tue sentinelle, il giorno della tua punizione viene;

allora saranno nella costernazione.

5 Non fidatevi del compagno,

non riponete fiducia nell'amico intimo;

sorveglia la porta della tua bocca

davanti a colei che riposa sul tuo petto.

6 Perché il figlio offende il padre,

la figlia insorge contro la madre,

la nuora contro la suocera

e i nemici di ciascuno sono quelli di casa sua.
chi Grida nel Deserto
Daturiano Gamifali

martedì 25 novembre 2014

IN QUESTA ITALIA DI IDIOTI


IN QUESTA ITALIA DI IDIOTI

Le parole di Platone scritte più di 2.000 anni fa sono e saranno sempre valide.


“…Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo coppieri che gliene versano quanto ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono sono dichiarati tiranni.

E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.

In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta:
LA TIRANNIA”
[PLATONE - 427-348 a.C. - La Repubblica, libro VIII]

domenica 23 novembre 2014

LA DISOCCUPAZIONE


 



LA DISOCCUPAZIONE

 

E’ creata dalle grandi industrie e dai loro complici politicanti finanzieri e banchieri, per assoggettare al massimo le popolazioni della terra, vi è un disegno diabolico, nelle menti degli altrettanto diabolici figuri suddetti, schiavizzare l’umanità, il mondo di fatto è VIOLENTATO   da poche persone, appartenenti alla MALEDETTA NOBILTA’ NERA, che prende ordini da satana in persona, i vari governi mondiali, sono dei fantocci, nelle mani di satana.

 

Ci dicono che siamo a crescita zero, non è vero, il fatto è che vogliono quante più persone a disposizione, dimodoché , avendo loro una offerta di manodopera elevata, condizionano il popolo ad accettare anche solamente il pezzo di pane per sopravvivere, creando così un conflitto tra persone, rendendole facilmente ricattabili, vedi il caso di quel diavolo di Marchionne, con fiat, e il peggio deve ancora venire, perché la terra è sovrappopolata, e i suddetti “figuri” ci spingono a consumare sempre più, e nel consumare sempre più, vi è anche quella diavolata del prendi ora e paga tra un anno, il risultato è che la gente si ritrova senza un soldo in tasca, e se si presenta un bisogno improvviso non ci resta che andare dalle finanziarie che sono sempre i suddetti delinquenti. Il risultato è che ci ritroviamo senza soldi, è conseguenza è che per il troppo e superfluo consumo siamo sommersi da un mare di escrementi vari (per dirla pulita).

 

Bisogna cambiare, e per le cose più importanti ritornare indietro almeno di cinquant’anni, non è un’utopia, si può fare!..  Hanno concentrato l’economia delle popolazioni, tutta in poche città per controllare meglio la gente, creando dei veri ovili dove viene più facile MACELLARE le persone,  spopolando intere regioni, che

 

prima erano autonome l’una dall’altra in economia.

 

 Perché ogni città, o paese, aveva i suoi artigiani e i suoi agricoltori e i suoi piccoli industriali, ne conseguiva che ogni città o paese, aveva la sua economia di base facendo a casa loro lavorare le persone, che a loro volta istruivano gli apprendisti creando la futura forza lavoro locale, e i soldi restavano e circolavano in loco.

 

Naturalmente per fare questo, bisogna ELIMINARE LA GLOBALIZAZZIONE, che sta rendendo i ricchi sempre più ricchi, e i poveri più poveri, non accorgendosi che da qui a poco, si faranno RIVOLUZIONI in tutto il mondo e ai lestofanti non rimarrà più nemmeno la testa sul collo (ricordate la vecchia canzone di Rita pavone “la pappa col pomodoro?) ma io penso a “quella francese”. (No non è peccato combattere ed estirpare il MALE)

 

Se a questo aggiungiamo che in certe nazioni la povera gente viene fatta lavorare veramente per il pezzo di pane (vedi Cina e, tanti altri), e tutti gli industriali anziché produrre nella loro terra, vanno con le loro industrie in quelle nazioni, il quadro è completo, e d’accordo con tutte le altre forze del male, (vedi NOBILTÀ NERA illuminati, e luminari vari) importano veleni a tutti i livelli.

 

Facciamo delle comunità, IN OGNI PAESE  per cambiare, SENZA SCOPO DI LUCRO, accontentandoci del necessario, consumando l’indispensabile, vestendoci succintamente, non seguendo le mode (soprattutto nel  vestire) mangiando quello che producono i nostri contadini, e comprando direttamente da loro, moderando l’uso dei motori, e ripescando gli animali da traino e da lavoro, moderando l’uso della tecnologia, e soprattutto consumando quello che produciamo sul posto, così anche il lavoro rimarrà sul posto e penso che ci sarebbe lavoro per tutti.

 

Naturalmente quello che scrivo è il succo di ciò che penso, perché se avessi la “resistenza” di scrivere nei dettagli come organizzerei la società. Dovrei scrivere un libro,  ma penso che rendo l’idea di quello che voglio dire, Vi abbraccio Tutti.

 

chi Grida nel Deserto

Daturiano Gamifali

http://daturiano-dionaturafamiglia.blogspot.com/

daturiano@gmail.com