sabato 7 gennaio 2012

IL MALE DI QUESTA ERA E’………………………….

IL MALE DI QUESTA ERA E’………………………….

Il male di questa era E’ :

Mancanza di ETICA
Mancanza di MORALE
Mancanza di DIGNITA’
Mancanza di ONORE
Mancanza di ORGOGLIO (quel tanto quanto basta)
Mancanza di BUONA EDUCAZIONE
AVIDITA’ per il possesso di qualunque cosa
INVIDIA, LUSSURIA,
MANCANZA DEL CREDO VERSO DIO CREATORE DELL’UNIVERSO
(oggi gli scienziati dicono “Degli Universi”), ma anche questo è contemplato nella BIBBIA. Non hanno inventato niente.

Mancando le basi suddette, E’ il KAOS, perciò si sta assistendo all’AUTODISTRUZIONE dell’umanità. Non voglio fare un discorso sulla fede o sul credo in DIO.

Ma la premessa fatta è attinente con la situazione socioeconomica del momento, e leggendo in un blog le lamentele dei più, sull’attuale crisi economica, dove si cerca di capire perché di tutto questo, faccio le mie riflessioni. Non avendo avuto la fortuna di viaggiare per il mondo, tranne che in gioventù in germania per lavoro,per guadagnarmi come si diceva allora, la pagnotta, e non pesare su mio padre e mia madre, anzi mandando quello che guadagnavo a mia MADRE, e non conoscendo da vicino le altre nazioni (ma è tutta la stessa cosa, l’umanità E’ MARCIA), i miei riferimenti saranno limitati all’italia.

Negli anni 50 ero una ragazzino, mio padre, era un brav’uomo che per guadagnarsi da vivere, faceva il piccolo commercio di agrumi (siamo a sud dell’italia), per fare 10/12 ore di lavoro, andava via da casa alle 5 di mattina,….mi fermo qui, sennò devo scrivere un romanzo,  non me la sento, e non ho la giusta preparazione.

Io sono il più grande di 4 fratelli, avendo a quel tempo l’età di circa 7 anni, sentivo mio padre e mia madre, parlare sempre di stenti, alchè, uscendo da casa, sono andato ad offrirmi come GARZONE (parola magica), presso una botteguccia dove si vendevano uova di gallina,..facevo quello che vi era da fare e quello che potevo fare, .
A fine settimana il “mastro” mi dava la “settimana”, adesso non ricordo se 50 o 100 lire, che io tornando a casa contento di “fare” qualcosa di utile per la famiglia, consegnavo a mia MADRE,… mi fermo qui sennò esco troppo dal seminato. Non bado troppo alla “correttezza” della forma con cui scrivo (anche perché non ho grandi titoli accademici), sennò lo scritto si allunga troppo, e io sono troppo pigro nello scrivere.

Quel poco che ho detto, servirà come traccia, per quello che dirò.
Prima della     GLOBALIZAZZIONE (DISTRUTTIVA), vi era molto più lavoro, perché essendoci poche multinazionali, il lavoro era distribuito su tutto il territorio, con negozi, e ARTIGIANI a conduzione famigliare, che impiegavano anche mano d’opera locale, e la ricchezza prodotta rimaneva in loco, e la gente non era costretta a spostarsi da città in città, o da regione in regione, rimanendo in FAMIGLIA.

Poi ci si è messo lo stato con le sue “COSCHE” politiche, certi sindacati, e idee politiche INTERESSATE, che dissero: tutti a scuola sino a 18 anni, primo “danno”, perché COSTRINGENDO, ad andare TUTTI a scuola, è mancata quella selezione che faceva dell’italia la prima al mondo per “cervelli dotati” che andavano per il mondo, per illuminarlo, a questo, metti il “6 POLITICO”  voluto da altri incapaci “intellettuali” (parlo con cognizione di causa,..facevo elettronica in un ITIS), aggiungi,..presidi politicizzati, insegnanti impreparati che facevano e fanno di tutto tranne che insegnare, e il..DANNO E’ FATTO, o perlomeno è partito, proprio dalla scuola; il primo gradino verso la civiltà.

COSTRINGENDO tutti ad andare a scuola, e proibendo agli artigiani di assumere “minorenni”, ecco che adesso mancano gli ; ARTIGIANI, AGRICOLTORI, BRACCIANTI AGRICOLI, ALLEVATORI, e anche CAPACI PROFESSIONISTI, perché la scuola E’ UNA BABELE, e sforna fior fiore di SOMARI, ultimo e non ultimo esempio, quello di palermo dove un “medico” ha iniettato ad una donna una “medicina” con dosaggio per un elefante, AMMAZZANDOLA SUL COLPO, e anche questo NON pagherà, (sono certo).

Da questo ne deriva che importiamo manodopera “specializzata”, e non, creando di fatto disoccupazione tra la nostra gente, e NON E’ VERO, che gli italiani “certi lavori” non li vogliono pù fare, perché,...una volta quando una persona NON voleva studiare, o “non era capace” di studiare.
Già dopo le medie all’età di circa 13/14 anni, si andava a GARZONE, e si IMPARAVA, “il mestiere”, e quando si dice che gli italiani non vogliono fare più “certi lavori”, sfido chiunque a 18/20 anni, ad andare a fare il muratore, il fabbro, il bracciante agricolo, l’allevatore, o raccogliere pomodori o arance, perché, questi lavori si possono fare solo se si è allenati fisicamente, già da piccoli. Al contrario io che già da piccolo raccoglievo arance e olive, e ho fatto anche il manovale con un muratore,.. dopo il diploma, e avendo lavorato per circa 30 anni in “ufficio”, a circa 70 anni, mi viene “naturale zappettarmi anche le cipolle, e continuo ad alzarmi alle 6 di mattina. Mi sono stancato di scrivere anche perché io faccio una sintesi di tutto quello che vorrei dire, perché sennò dovrei fare un libro, e come già detto,..
Cari fratelli (e naturalmente sorelle), fermiamoci finchè siamo ancora in tempo, e la giusta ricetta è : RITORNARE AGLI USI E COSTUMI  DEGLI ANNI, almeno70/80,

chi grida nel deserto
DaturianoGamifali

http://daturiano-dionaturafamiglia.blogspot.com/
daturiano@gmail.com

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